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Il servizio della Raffaello

 

 
 

T/N Raffaello (1965 - 1983) - Stazza lorda: 45.933 tonnellate - Lunghezza: 276,2 metri - Larghezza: 30,3 metri
Pescaggio: 10,4 metri - Costruzione N° 1864 - Nominativo radio: IBLO -1.775 passeggeri: 535 Prima Classe, 550 Classe Cabina, 690 Classe Turistica - Equipaggio: 725 persone

 

 

 

 

 

 

 

Il 24 Marzo 1963 venne varata dai Cantieri Riuniti dell'Adriatico la seconda nave del nuovo duo. Come avvenne per la Michelangelo, il varo fu presenziato dal Presidente della Repubblica Antonio Segni, ma questa volta la madrina della nave fu la signora Giuliana Merzagora, la moglie del presidente del Senato.

Ma nonostante la modernità e il futurismo dei suoi interni, la Raffaello non fu mai celebrata ed enfatizzata come la sua gemella e la sua vita fu costellata da meno eventi.

 

Poco dopo le prove in mare, la Raffaello rientrò in cantiere per ricevere alcune modifiche alle eliche e ad alcune parti della trasmissione per eliminare le forti vibrazioni che affliggevano lo scavo in avanzamento alla velocità massima. I lavori furono ultimati nel Giugno 1965. Successivamente, le stesse modifiche furono apportate sulla Michelangelo.

 

Il 10 Luglio 1965 la Raffaello fu finalmente pronta e come ultimo collaudo prima del suo viaggio inaugurale partì per una crociera di 7 giorni nel mediterraneo passando per Cannes, Malta, il Pireo e Napoli. Fra i passeggeri ci furono il presidente del Senato Merzagora con la moglie, Giuliana Merzagora, che fu anche la madrina della nave.

Il 25 Luglio partì da Genova con 1.121 passeggeri per il suo primo viaggio per New York, la rotta principale per cui era designata.

 

La Raffaello (o "Raf", come fu soprannominata) espletò un servizio perfetto sin dal principio, con i suoi lussuosi ristoranti italiani, le sue 6 piscine (1 per adulti e una per bambini per ogni classe) ed in generale fu una delle navi più belle sia interiormente che esteriormente mai esistite.

Originariamente fu anche leggermente più veloce della sua gemella Michelangelo, grazie allo scafo leggermente più stretto. Quando però le eliche e la trasmissione della Michelangelo vennero modificati, questa diventò a sua volta la più veloce.

  

A differenza della Michelangelo, la Raffaello fu colpita da una certa sfortuna agli apparati motori.

Il 31 Ottobre 1965, al suo solo 5° viaggio quando si trovava a 1300 miglia da New York in un mare in tempesta, scoppiò improvvisamente un incendio in sala macchine. Un macchinista, rimovendo un termometro, provocò una fuoriuscita di nafta che investì un quadro elettrico. L'incendio fortunatamente non provocò vittime, ma costrinse la nave ad avanzare con la sola elica di destra e senza una coppia di stabilizzatori. Le previsioni davano un peggioramento del tempo con vento di 30 nodi e onde di 20 metri. Il comandante Oscar Ribari, visto che le previsioni del mare davano un peggioramento, decise saggiamente di tornare indietro. Durante la virata lo sbandamento della nave causò anche il ferimento lieve di una sessantina di passeggeri. La Raffaello rientrò a Genova,  il 6 Novembre, dove fu riparata.

Il 17 ottobre 1966 la sua partenza da Genova venne ritardata per una grave aviaria alla caldaia n. 1.

Il 19 Maggio 1970 dovette invece sospendere il viaggio a causa di una collisione avvenuta con la petroliera norvegese Cuyahoga, nella baia di Algeciras a sud della Spagna. Fortunatamente non ci furono vittime e lo sfondamento di una cisterna vuota della della petroliera scongiurò conseguenze disastrose. Il viaggio fu rimandato e la Raffaello si fermò 8 giorni a Gibilterra per le riparazioni temporanee. Durante questo periodo i passeggeri soggiornarono a bordo a totale carico della compagnia e furono offerte loro gite turistiche per la città.

In questa pagina potete trovare alcune rare immagini dell'accaduto.

Il 28 settembre 1973, al comando del capitano Dario de Visintini, la Raffaello dovette ancora invertire la rotta, dopo soli 40 miglia da Napoli, a causa di un avaria all'apparato motore. Risalì quindi fino a Genova per le riparazioni che durarono fino al 6 Ottobre, con 1.144 passeggeri a bordo e a totali spese della compagnia.

 

Nel 1966, in seguito al grave incidente accaduto alla Michelangelo in mezzo all'Atlantico, anche sulla Raffello le lamiere in lega di alluminio della parte frontale della nave vennero sostituite in acciaio. In quell'incidente, un onda anomala sfondò la parte frontale della Michelangelo, provocando la morte la morte di 3 persone e molti feriti. Alla pagina "Incidente Michelangelo" potete trovare ulteriori dettagli.

 

Nel viaggio verso New York dell'11 Maggio 1966 la Raffaello fu la protagonista di un evento unico. L'Alfa Romeo trasportò a bordo alcune vetture dallo Spider 1600, da presentare al mercato americano. Un esemplare era permanentemente esposto durante il viaggio, nel salone delle feste di prima classe, mentre, per la prima volta nella storia della marineria, due vetture scorazzavano usando come pista il ponte lido di prima classe. Nella galleria fotografica "Interiors Raffaello", sono presenti alcune foto.

 

The magnificent 1st class restaurant of Raffaello - Il favoloso ristorante di 1a classe della Raffaello

Nonostante la Raffaello fosse leggermente più grande della sua gemella (solo 22 tonnellate di stazza in più per l'esattezza) ed ugualmente splendida, la Michelangelo fu sempre trattata un po' come la regina dell'Italia Navigazione mentre la Raffaello come la sua sorella minore. Così quando le due navi incominciarono a perdere irreparabilmente passeggeri per i viaggi di linea, a causa della concorrenza aerea, la Raffaello fu quella che venne utilizzata per prima per viaggi da crociera, mentre la Michelangelo continuava le sua traversate nell'Atlantico.

Negli anni in cui le navi attraversavano l'Atlantico simultaneamente, il momento dell'incrocio fra le due era un momento di grande festa per i passeggeri. Le navi viaggiavano infatti intorno ai 26 nodi, quindi si incrociavano ad una velocità relativa di più di 50 nodi. Al momento del passaggio le navi suonavano le sirene, i passeggeri sparavano fuochi artificiali, tiravano palloncini volanti e le possenti onde scuotevano le navi a vicenda. Le navi venivano fatte passare il più vicino possibile, mantenendo ovviamente una distanza di sicurezza.

 
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