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Il servizio della Michelangelo

 

 
 

T/N MICHELANGELO (1965 - 1991) - Stazza lorda: 45.933 tonnellate - Lunghezza: 275,81 metri - Larghezza: 31,05 metri
Pescaggio: 10,4 metri - Numero di costruzione: 1577- Nominativo radio: ICVI -1.775 passeggeri: 535 Prima Classe, 550 Classe Cabina, 690 Classe Turistica - Equipaggio: 725 persone

 

 

 

 

 

 

 

 

La costruzione della Michelangelo durò un po' più a lungo del dovuto, in parte a causa dei numerosi cambiamenti sui progetti originali, ma il 16 Settembre 1962 finalmente lo scafo della Michelangelo scese in acqua. Quel giorno nei cantieri navali di Sestri Ponente (Genova) fu presente al varo anche un rappresentante della Chiesa e in questa occasione Giuseppe Zuccoli, il presidente in carica della Società Italia Navigazione, la compagnia armatrice. Giuseppe Zuccoli dichiarò:"Il futuro dei viaggi via mare, che permetterà di attraversare l'Atlantico in 8 giorni anziché 8 ore, avrà la sua forza nel gran lusso e nella qualità offerti". Fu Laura Segni, la moglie del Presidente della Repubblica a dare il via al varo.

 

L'11 Marzo 1965 fu  pronta per le prime prove in mare, che superò con successo, come invece non accadde alla Queen Elizabeth 2 (completata 4 anni più tardi).

L'unico difetto che si presentò furono forti vibrazioni dello scafo quando procedendo alla massima velocità, poi risolte nell'inverno successivo.

La Michelangelo venne ultimata e consegnata il 21 Aprile 1965, dopo ben 5 anni dall'inizio della sua costruzione. Costò complessivamente 75 miliardi di Lire di allora, ma l'Italia Navigazione lo considerò un investimento conveniente.

Come ultimo collaudo prima del suo viaggio inaugurale partì per una crociera nel Mediterraneo.

 

Finalmente il 12 Maggio 1965, l'ultimo grido della Marina Italiana partì con grandi festeggiamenti e con 1.495 passeggeri per il suo viaggio inaugurale da Genova a New York, al comando del capitano Mario Crepaz.

Il viaggio inaugurale si svolse con un servizio perfetto. Due mesi più tardi si unì la sorella Raffaello.

La Michelangelo guadagnò molta popolarità fra i pochi passeggeri che scelsero di attraversare l'Atlantico via mare, grazie anche allo splendido servizio di bordo, che includeva per esempio 50 tipi di ricette di pasta. C'erano anche membri dell'equipaggio addetti esclusivamente a ad accudire gli animali domestici dei passeggeri.

Un simbolo dell'affezione della gente verso la nave, fu il soprannome "Mic" presto assegnatogli.

 

Come prima menzionato, l'unico difetto che affliggeva la nave erano le vibrazioni presenti a poppa, un difetto molto comune sui transatlantici di allora. Il transatlantico tedesco Deutchland, vincitore del un Nastro Azzurro, aveva vibrazioni così forti da dover essere ritirato dal servizio.

Per eliminare le vibrazioni, la Michelangelo rientrò in cantiere dopo pochi mesi, nel gennaio 1966 per una modifica alle eliche e agli ingrossi delle eliche stesse. Le modifiche non solo eliminarono le vibrazioni, ma la resero anche più veloce raggiungendo la notevole velocità di 31,59 nodi. Questo in teoria la rese la quinta nave più veloce al mondo (dopo la Queen Elizabeth, Queen Mary, United States e il France) e significò anche che fosse diventata più veloce della sorella Raffaello, che invece prima delle modifiche era leggermente più veloce, grazie ad un profilo leggermente diverso dello scafo. In ogni caso la velocità di crociera venne mantenuta a 26,5 nodi, per limitare i costi di esercizio. Le modifiche antivibrazioni furono comunque applicate anche alla Raffaello.

 

L' incidente della Michelangelo

Nonostante passò con successo la revisione nell'Aprile 1966, quell'anno si rivelò il più tragico per il servizio della Michelangelo.

Il 12 Aprile 1966, mentre aveva superato di poco la mezza traversata e si trovava a due giorni e mezzo da New York, si scontrò con un onda anomala che sfondò la parte frontale delle sovrastrutture uccidendo due passeggeri, un membro dell'equipaggio, e facendo più di 50 feriti, fra cui 10 in gravi condizioni. 

Al ritorno in Italia la parte frontale venne adeguatamente riparata e rinforzata, in modo da renderla più resistente in futuro. Lo stesso rinforzo venne eseguito sulla Raffaello.

Questo fu l'unico grave incidente della sua storia e più tardi superò senza alcun danno, una tempesta di eguale intensità.

 

Nella pagina "Incidente Michelangelo" potete trovare un resoconto eccezionale e drammatico sull'accaduto.

 

La Michelangelo non servì solo la rotta Genova-New York, ma anche la rotta nord Southampton-New York e fece crociere occasionali, nonostante l'Italia Navigazione disse in un primo momento che le due navi non sarebbero mai state utilizzate per crociere.

Negli anni in cui entrambe le due navi erano simultaneamente impiegate nei viaggi di linea attraverso l'Atlantico, il momento dell'incrocio fra le due era un momento di grande festa per i passeggeri. Le navi viaggiavano infatti intorno ai 26 nodi, quindi si incrociavano ad una velocità relativa di oltre 50 nodi. Al momento del passaggio le navi suonavano le sirene, i passeggeri sparavano fuochi artificiali, tiravano palloncini volanti e le possenti onde scuotevano le navi a vicenda. Le navi venivano fatte il più vicino possibile, mantenendo ovviamente una distanza di sicurezza.

 

Col passare degli anni, divenne sempre più chiaro che i tempi dei transatlantici erano ormai tramontati. Già alla fine degli anni '60, il 96% dei viaggi transatlantici avvenivano ad alta quota.

La compagnia inglese Cunard ritirò dal servizio le sue due regine rispettivamente nel 1967 e 1968. L'arrivo dei nuovi jet di linea Boeing 747, nel 1969, diede il colpo finale alle poche meraviglie galleggianti rimaste al mondo.

Nello stesso anno la United States Line ritirò dal servizio la sua unità principale, la "United States", anche a causa dei numerosi scioperi dell'equipaggio. Anche fra l' equipaggio della Michelangelo e la compagnia di navigazione non c'era sempre un clima amichevole. Come voluto dai sindacati, una nave delle dimensioni della Michelangelo aveva bisogno di due equipaggi, 725 persone in servizio a bordo e 725 a terra, dandosi il cambio ogni due settimane. Questo significava che anche quando la nave viaggiava con solo 400 passeggeri a bordo, erano stipendiati 1.450 persone di equipaggio. Non fu certo di aiuto al bilancio delle due navi e quando l'Italia Navigazione cercò di negoziare con i rappresentanti dell'equipaggio per ridurne il numero dei membri, i sindacati rifiutarono ogni soluzione e invece chiesero di aumentare le loro paghe. Venne allora in aiuto il Governo italiano, che accettò di sovvenzionarne la gestione delle navi. Non aiutarono la situazione i numerosi scioperi, indetti successivamente dall'equipaggio per futili motivi come quello indetto (non sappiamo se della Michelangelo o Raffaello) perché non veniva loro servita acqua minerale in bottiglia, ma acqua del rubinetto.

L'Italia Navigazione, cercò allora di compensare le perdite riducendo la velocità di crociera, ma non ne ebbe un apprezzabile ritorno economico. Un'altra iniziativa fu quella di offrire tariffe a prezzi speciali verso gli Stati Uniti, alla fine del 1972.

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