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Testimonianze dei membri dell'equipaggio

 
 

Soudie Parnian

(Oggi residente negli USA - Moglie del comandante iraniano Parviz Farrokh Tala)

 
 

 

 

Nome: Soudie Parnian, moglie del comandante iraniano Parviz Farrokh-Tala in servizio sulla Michelangelo nel 1976-77

 

Nave: Michelangelo

 

Periodo a cui si riferisce la testimonianza: 1976-77 durante il periodo a Bandar Abbas in Iran

 

 

 

 

     Soudie Parnian racconta:

 

 

"Mio  marito,  Capitano  Parviz  FarrokTala fu Comandante della Michelangelo da quando entrò nelle acqua territoriali iraniane fino alla rivoluzione.

  Ho vissuto sulla Michelangelo per quasi un anno con le mie figlie. Avevo la suite n° 3 di prima classe ad alcune cabine di distanza suite Miramare.

  La suite Miramare era usata dalla famiglia Reale, da dignitari stranieri e personaggi Vip.

La nave era principalmente usata come mezzo di ricreazione, club ufficiali e serviva come hotel per il personale della Marina Iraniana e i loro familiari. Insieme a noi c’era un’altra famiglia di un ufficiale, che viveva sulla nave con poche altre famiglie.

Le sale da ballo erano usate per i frequenti party tenuti dalla Marina.

Il teatro era aperto 5 giorni alla settimana e il ristorante era usato anche per i pranzi e le cene dei visitatori, e del personale di Bandar Abbas.

 L’equipaggio della nave aveva il proprio ristorante. L’equipaggio italiano e gli ufficiali di macchina avevano l’incarico della manutenzione della nave durante il tempo della loro permanenza. Anche loro avevano i loro alloggi ed il loro ristorante.

Spesso vi erano visitatori, invitati dal Direttore di Macchina. Le piscine erano occupate per la maggior parte dell’anno considerando il clima caldo di Bandar Abbas. Il ristorante, bar, sale da ballo, piscine erano principalmente sistemati nei ponti di prima classe mentre gli altri ponti erano usati dai sottoufficiali e marinai.

 

Durante la mia permanenza ho notato che la nave aveva un equipaggio adeguato, circa 10/12 ufficiali e circa 900 sottoufficiali e marinai. Così era ben mantenuta.

Avevamo molti visitatori non solamente della marina ma anche dagli ufficiali di altri rami militari, ministri, membri del Parlamento, dignitari stranieri e membri della famiglia reale.

Abbiamo anche ospitato lo Scià ed il Primo Ministro Hovayda con il loro seguito. Non ricordo esattamente la data in cui l’Unione Sovietica invase l’Afganistan.

In quel giorno andai nella cabina del comandante per vedere qualcosa e vidi Miser Hovayda seduto nella scrivania parlando al telefono. Aveva appena saputo dell’invasione dell’Afaganistan.

Penso che sia una delle prime persone a sapere dell’invasione persino prima dello Scià.

Un altro memorabile visitatore fu una balena, penso sia una gigantesca e feroce balena, a giudicare dalla sua lunga coda. Apparse misteriosamente un giorno e rimase vicino alla nave per alcuni mesi. Divenne un’attrazione popolare, le mie figlie la chiamavano Arthusha (combinazione dei nomi delle mie figlie, Artemis e Arshia). Era così enorme da sembrare più grande di una normale balena. Abitualmente praticavo lo sci d’acqua e andavo vicino alla balena. Un giorno misteriosamente se n’è andò così come venne.

 

Io amavo quella nave, era un pezzo d’arte galleggiante, non dico le opere d’arte che ancora vi erano,

Mi piaceva perdermi nei suoi immensi corridoi, andando su e giù per le scale.

DI solito andavo nell’enorme sala macchina. Era il mio posto preferito perché era realmente grande,  molti ponti e molte macchine, che erano rumorose quando erano in moto e specialmente quel mostro di asse dell’elica in mezzo che mi impressionava.

Vorrei che i miei ricordi fossero più specifici ed avere scattato più foto.

 E’ passato molto tempo e mi venne un colpo al cuore quando ho saputo della loro fine, come si può distruggere un pezzo di arte?

Io sapevo di come fosse caro il loro mantenimento e tenere la nave operativa. Ma ancora penso che dovevano essere tenute almeno come museo.

 

I miei migliori saluti

 

Soudie 

 

Soudie

 

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