Introduzione Navi precedenti La progettazione Servizio Michelangelo Servizio Raffaello Photo Gallery Arte a bordo Testimonianze Ringraziamenti & link Notizie & varie

 

La progettazione e la nascita

 
   
  [Pag-1] [Pag-2] [Note]  
 

 

 

 

 Fu discusso anche il colore con cui verniciare lo scafo, se con i colori tradizionali, nero con la striscia rossa a livello del galleggiamento, o in altro modo. In fine si decise di verniciarlo di bianco sia per rendere lo stile delle navi più adatto alla “rotta del Sole” sia per farle apparire più simili alle prime navi da crociera, che già allora iniziavano a riscuotere successo presso le compagnie private. La vernice bianca aveva anche il pregio di resistere di più alla luce solare, richiedendo riverniciature meno frequenti. Per uniformarsi allo stile, dopo l'entrata in servizio della Michelangelo e della Raffaello, anche la "sorella minore" Leonardo Da Vinci ebbe lo scafo verniciato di bianco.

 

Some differences - Alcune differenzeDetail of the bar of the 1st class lido of michelangelo - Dettaglio del bar del lido di 1a classe della MichelangeloIn teoria la Michelangelo e la Raffaello sarebbero dovute essere esattamente uguali. In realtà la Raffaello era 70 centimetri più lunga, 90 centimetri più stretta e stazzava 22 tonnellate in più della Michelangelo.

Il lido di prima classe era leggermente diverso; la piscina sulla Raffaello aveva un disegno un po' più fantasioso e ornamentale, mentre quella sulla Michelangelo un disegno più semplice ed il bar del lido aveva la caratteristica forma triangolare. Inoltre i tavolini dei lidi di classe cabina e turistica erano rotondi sulla Michelangelo, quadrati sulla Raffaello. Le moderne lampade (quelle che assomigliano a semafori) che illuminavano i lidi e i ponti esterni erano leggermente diverse e bianche sulla mIchelangelo, mentre erano nere sulla Raffaello.

Questi sono fra i pochissimi elementi che permettano di distinguere con certezza le due navi. Il colore nero della parte alta dell'albero di poppa non può essere utilizzato come elemento di identificazione, in quanto entrambe le navi lo hanno avuto verniciato sia di bianco che di nero durante i loro pochi anni di servizio.

 The 1st class ballroom "Fiorenza" of Michelangelo - La sala da ballo "Fiorenza" di 1a classe della Michelangelo

Anche per quanto riguarda gli interni l'Italia Navigazione decise che dovessero essere fra i più belli e lussuosi ambienti esistenti in mare. Fu però deciso di abbandonare lo stile classico e fastoso presente a bordo dei precedenti supertransatlantici Rex e Conte di Savoia, per adottare uno stile "Art-Deco", similmente a quanto utilizzato sul transatlantico francese "Île de France" (1937).

Le sale da ballo erano illuminate da grandi lampadari che ricordano quelli della sala da pranzo del supergigante francese Normandie (1935).

 

Gli interni delle due navi furono progettati da architetti diversi. Quelli della Michelangelo vennero assegnati a famosi architetti navali come Nino Zoncada, Vincenzo Monaco e Amedeo Luccichenti, che avevano già lavorato per molte altre precedenti navi prestigiose, per questo i suoi interni erano ispirati ad uno stile in genere più classico. Gli interni della Raffaello vennero invece affidati a famosi architetti civili, come Michele e Giancarlo Busiri Vici i quali disegnarono i locali secondo uno stile estremamente moderno e futuristico, del quale sono campioni esemplari il ristorante e il vestibolo di prima classe. Di contro però, in alcuni altri punti, gli interni della Raffaello potrebbero apparire un po' più freddi o metallici.  

Comunque, i 31 ambienti collettivi presenti a bordo assicuravano che i passeggeri non si annoiassero durante il lungo viaggio. Fra questi c'era il celeberrimo cinema-teatro con 489 posti a sedere.

 

The magnificent 1st class restaurant of Raffaello - Il favoloso ristorante di 1a classe della RaffaelloLe sale da pranzo di prima classe e di classe Cabina si estendevano da murata a murata, spaziando così di tutta la larghezza della nave. Anche la sala da ballo di prima classe si estendeva per tutta la larghezza, interrompendo la lunga passeggiata coperta. Così, verso prua si estendeva la passeggiata coperta di prima classe e verso poppa quella di seconda classe. All'occorrenza le due passeggiate potevano essere unite, attraverso il salone principale, aprendo le porte a vetri.

 

Siccome le navi percorrevano una rotta piuttosto a sud, come tutte le navi provenienti dall'Italia, grande importanza venne data al progetto dei ponti scoperti. C'erano 6 piscine, una per adulti e una per bambini, per ogni classe. Quando il tempo si faceva più fresco, o nelle giornate con poco Sole, le piscine per gli adulti erano riscaldate e il lido di prima classe era riscaldato da un impianto di lampade a raggi infrarossi. Per i passeggeri di prima classe c'era fra i due fumaioli, vicino al camino principale, anche un canile con un piccolo cortile, similmente a quello presente sul Normandie.

 

L'unica nota negativa del design delle due navi, era l'assenza di oblò nelle cabine situate, al di sotto del Ponte Principale. Nonostante questo ne aumentasse la sicurezza e contribuisse a dare quella linea slanciata allo scafo, si rivelò uno sgradevole handicap, privando a molti passeggeri il confort della presenza di un oblò. Bisogna anche ricordare che tutti gli elementi degli arredi erano fatti esclusivamente con materiali antincendio, dando un aspetto spartano ad alcuni componenti. Riguardo alle norme di sicurezza, la Michelangelo e la Raffaello superavano abbondantemente i requisiti dell'epoca.

 

Furono le ultime navi progettate come transatlantici puri e con la suddivisione in tre classi, il che permetteva di offrire una numerosa classe turistica, con prezzi sensibilmente più bassi.

Questo punto si rivelò però essere uno svantaggio, impedendo di sfruttare in modo ottimale le due navi come unità da crociera nel momento in cui il trasporto classico di passeggeri cominciò a declinare rapidamente, a causa della concorrenza aerea sulle lunghe distanze. In una nave da crociera infatti, distinzioni nette fra tre sistemazioni non sono di aiuto all’atmosfera più festosa ed unita tipica di tali viaggi, dove è sufficiente una leggera distinzione fra una prima classe con cabine più grandi e lussuose ed una grande seconda classe, mantenendo però in comune i vari saloni. Inoltre, le cabine di classe turistica erano giudicate troppo ristrette per un utilizzo vacanziero.

Così durante l'utilizzo come navi da crociera, la capacità veniva limitata a 1.200 passeggeri, in quanto l'intera classe turistica non veniva utilizzata. Invece il grande transatlantico inglese Queen Elizabeth 2, di solo 4 anni più giovane, venne suddivisa in solo 2 classi e naviga ancora oggi.

Non fu comunque questa la vera causa della loro fine, in quanto modifiche di questo tipo (ed anche molto più pesanti) sono ordinariamente eseguiti dai cantieri durante i lavori di trasformazione (nonostante la situazione economica nella seconda metà degli anni '70 non lo avrebbe facilmente consentito).

 
     
 

[Pag-1] [Pag-2] [Note]